Oggi parliamo della più giovane miliardaria self made, nonché la più giovane CEO donna ad aver quotato un’azienda negli Stati Uniti, Whitney Wolfe Herd.
Molti di voi ne avranno già sentito parlare ma, per chi ancora non la conoscesse, Whitney è stata una dei founder di Tinder (celeberrima app di incontri), all’età di 23 anni.
Wolfe Herd ha poi fondato Bumble (app concorrenziale a Tinder) nel 2014, dopo avere citato in giudizio Tinder per molestie sessuali. Ha affermando che il suo ex capo ed ex fidanzato Justin Mateen la minacciasse, le inviasse messaggi dispregiativi e le avesse inoltre tolto il titolo di co-fondatrice dell’app. Il caso si è risolto in modo confidenziale.
Dopo aver lasciato Tinder si è quindi dedicata ad un nuovo progetto: Bumble, insieme ad Andrey Andreev, un’imprenditore russo che la supportò anche durante la dura battaglia legale contro l’ex datore di lavoro. Lanciarono l’app con un investimento iniziale di 10 milioni di Dollari.
Ciò che permise a Bumble di differenziarsi in un mercato così saturo, fu la decisione di dare il potere esclusivamente alle donne. Solamente loro possono infatti inviare il primo messaggio.
Ad oggi Bumble non è una semplice app di incontri, ma è diventata un network per favorire, tra le altre cose, l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro. Whitney Wolfe Herd tramite la sua app si impegna inoltre a combattere le disparità di genere; ha lanciato una campagna di sensibilizzazione in India con l’obiettivo di spingere le donne ad avere più consapevolezza e a lottare contro le discriminazioni nei centri di potere.
Ad oggi Bumble è la seconda app di dating più popolare, con una rete pari a 75 milioni di utenti provenienti da 150 paesi.
L’11 febbraio 2021 è stata quotata in borsa ed ha chiuso la giornata a + 63,5% raggiungendo un valore di 7,7 miliardi di Dollari. Whitney dal canto suo risulta una delle donne più ricche del mondo, con un patrimonio di circa $1.5 miliardi.